Tra mare e vigneti
Tutti hanno presente almeno un’immagine di questa parte di riviera: le colline tappezzate di vigneti, il mare limpido e profondo in cui si specchiano. Qui crescono uve prelibate in piccoli lembi di terra racchiusi nei tipici terrazzamenti che imbrigliano il fianco della montagna. Qui viene prodotto un vino dal sapore dolce e vellutato, dal sentore di miele e mandorla e dorato come l’ambra: il famoso vino passito Sciacchetrà.
Cinque miglia di calette inaccessibili e scogliere vertiginose, dove si annidano i borghi intatti, selvaggi, di incredibile bellezza, di Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola, Riomaggiore, guardiani di un territorio che è stato dichiarato Parco Nazionale (unico in Liguria), inserito nell’elenco del patrimoniomondiale, ambientale e culturale dell’Unesco. Villaggi unici, fragili all’apparenza, quando la natura si scatena sconvolgendo le acque e facendo franare la montagna, ma forti nello spirito che anima i 5.000 abitanti.
Nelle Cinque Terre sono numerose le suggestioni offerte dal paesaggio aspro, solo a tratti addomesticatodall’uomo che ha lavorato una terra all’apparenza arida e impraticabile. I contadini ancora oggi si calano lungo le rocce, appesi a robuste funi, per raccogliere i grappoli d’uva. Fatica e coraggio di cui gode il visitatore assaporando i vini doc che, sulle tavole, accompagnano pesce fresco e altri indimenticabili sapori.
Solo l’esperienza personale può dire al turista che cosa siano, lungo i sentieri immersi nella macchia mediterranea, i cinque borghi marinari aggrappati alle rocce o affacciati su piccole baie. Alle loro spalle altrettanti luoghi di devozione, uno per ogni paese, raggiungibili lungo la via dei Santuari.